Ti sei mai chiesto/a come il recruiter valuta il tuo CV?
Per ottenere il lavoro che meriti e sviluppare la tua carriera, avere un CV professionale è fondamentale e, se hai seguito i consigli scritti nel primo articolo, sei già a buon punto.
Tuttavia, uno degli errori più tipici nello scrivere il curriculum vitae è quello di pensare come un “candidato in cerca di lavoro” (job seeker) anziché mettersi nei panni di chi lo riceve. Questo errore porta molte persone a scrivere un CV lunghissimo, interminabile, motivate dal bisogno di esprimersi e dal desiderio di completezza.
Invece, dovresti applicare una delle migliori regole di sempre:
Orientare la comunicazione (e quindi il tuo CV) verso il primo destinatario: il recruiter!
Sapere in che modo, con quali criteri e come il recruiter valuta il tuo CV ti fornirà un aiuto strategico per ottenere più interviste e colloqui di lavoro!
Chi è davvero il recruiter
Se c’è almeno una persona che parla, c’è almeno una persona che ascolta.
Se c’è un emittente, c’è un ricevente!
In questo caso, chi “riceve” è appunto il recruiter, che può ricoprire uno dei seguenti ruoli:
- il responsabile interno della ricerca e selezione dello staff di un’impresa
- il cacciatore di teste (head hunter) che ricerca profili ad alta seniority o specializzazione
- il recruiter di un’agenzia interinale o per il lavoro
- il datore di lavoro
- il responsabile di funzione o di reparto
Queste due figure sono importanti, perché sono loro che solitamente danno l’OK definitivo, ma sono meno “prioritarie” rispetto al recruiter perché è quest’ultimo che fa da filtro tra i candidati in cerca di lavoro e l’impresa. Ed è sempre il recruiter che solitamente li presenta ai manager interni per la scelta finale, quasi come se essi fossero i suoi clienti interni all’azienda.
Invece, il datore di lavoro solitamente vuole conoscere i candidati solo quando possiede una PMI – piccola-media impresa (o una ancor più piccola) – perché vuole sapere chi entra nella propria azienda. Nelle grandi imprese, invece, ciò solitamente non avviene perché i numeri di persone solitamente lo impediscono.
Come il recruiter valuta il tuo CV
Il recruiter e gli altri professionisti accomunati nel processo di ricerca e selezione sono tutti accomunati da affaticamento cognitivo dovuto all’eccesso di informazioni (infobesity): hanno tutti mille cose a cui pensare ogni giorno, mentre un cacciatore di talenti può ricevere diverse centinaia di candidature (application) per ogni singola posizione vacante.
Se ti metti nei loro panni, capisci come nessuno di loro avrà mai il tempo di leggere ogni CV ricevuto con attenzione (peggio ancora se poi ricorrono ai filtri digitali fatti dai software appositi) ma lo analizzeranno in circa 10 secondi … per decidere se tu sei interessante oppure no.
Pensi che sia ingiusto? Siamo in due, ma questa è la selezione del personale e così è come il recruiter valuta il tuo CV. Ambasciatore non porta pena!
E solo un CV professionale con l’effetto “WOW!”, come quelli realizzati da me con il metodo di Obiettivo Carriera, verranno selezionati per essere letti con attenzione sino a generare colloqui di lavoro!

7 consigli per far leggere il tuo CV al recruiter
Per i motivi che hai appena letto, i recruiter sono costretti a scremare i CV in arrivo in modo brutale e solo in seguito possono permettersi di leggere i CV con più attenzione.
Specialmente quando le candidature per una posizione sono centinaia, per loro ogni scusa per non leggere un CV è sempre buona: basta una virgola fuori posto per far finire il tuo CV nella pila degli scarti.
E, a meno che tu non sia uno dei 3 ultra-specialisti al mondo in un settore così di nicchia dove puoi permetterti di avere un CV pessimo perché tanto possono assumere solo te, devi rassegnarti perché nel 99,9% dei casi è così.
Ecco quindi gli errori da evitare e le strategie da utilizzare per evitare che il tuo CV finisca nella pila degli scarti e che venga letto con attenzione dal recruiter:
Ti faranno guadagnare punti:
- un formato originale, pulito e facilmente leggibile, che consenta di capire chi sei a colpo d’occhio
- una sintesi della tua carriera in massimo 2 pagine, 1 pagina se sei un neo-laureato/a e 3 solo per i ricercatori che hanno da esibire le loro pubblicazioni o in rarissimi casi di profili senior di alto livello.
- un linguaggio comprensibile che dimostri competenza tecnica nel tuo settore, ma senza esagerare con acronimi, parole forbite e termini tecnici
- frasi corte e dritte al punto, senza errori di scrittura, dall’alto valore descrittivo e che sappiano emozionare
- nessuno spreco: né di spazio, né giri di parole inutili
- contenuti coerenti con la posizione richiesta
- il rispetto delle norme culturali che caratterizzano il paese in cui ti candidi
Per contro, è quasi certo che il tuo CV finirà nella pila degli scarti se …
- Utilizzi un formato grafico troppo sfarzoso e carico di dettagli, con aggiunte grafiche che intralciano la lettura
- Il vecchio formato europeo o Europass (tranne quando esplicitamente richiesto)
- Curricula di 3 pagine ed oltre, causati anche dagli sprechi del formato europeo
- Errori di grammatica o di scrittura, che denoteranno scarsa attenzione
- Foto non professionali, o una qualsiasi foto quando non richiesto (come in UK)
- Frasi lunghe e logorroiche e/o un linguaggio noioso, ripetitivo e poco impattante
- Contenuti privi di valore specifico per l’azienda o il ruolo specifico
- Ignoranza delle norme culturali e legali che regolano il mondo del lavoro
Ma soprattutto la cosa che più infastidisce un recruiter, anche i più giovani, sono le perdite di tempo causate da candidati poco rispettosi e sciatti, che scrivono CV poco curati e difficili da leggere e che inviano il proprio CV a casaccio.
Ecco perché, quando lo prepari, non basta che sia tutto scritto senza difetti, non basta pensare a chi sei tu e a dove vuoi andare: devi dare al tuo CV l’effetto “WOW”! Quello che porta il recruiter a pensare:
Questa è la persona di cui ho bisogno per la mia impresa o il mio cliente!
Considerazioni finali
Il CV è il tuo biglietto da visita nel mondo del lavoro, e creare un documento che colpisca il recruiter è essenziale per ottenere il colloquio che desideri. Ora che conosci i criteri di valutazione e le strategie per emergere, non sottovalutare l’importanza di un CV curato, sintetico e orientato al destinatario. Investire tempo e attenzione nel tuo curriculum è un passo cruciale per aprire le porte a nuove opportunità di carriera. Ricorda, il primo passo verso il lavoro che meriti inizia con un CV professionale e ben fatto!